Il laboratorio didattico "Le pietre parlanti" è un'esperienza interattiva pensata per avvicinare bambini e ragazzi alla storia geologica e culturale del territorio. Attraverso un percorso ludico-educativo, i partecipanti vengono guidati alla scoperta di rocce, fossili e reperti locali, che diventano protagonisti di racconti animati e attività multisensoriali. Ogni "pietra" è associata a una narrazione che ne svela l'origine, il contesto storico e le curiosità scientifiche, stimolando la curiosità e l'immaginazione dei giovani esploratori. Il laboratorio combina elementi di storytelling, gioco e osservazione diretta, trasformando l'apprendimento in un'avventura coinvolgente e memorabile.

Nel secondo momento del laboratorio, l’esperienza si fa ancora più coinvolgente e multisensoriale: i bambini hanno l’opportunità di toccare con mano diversi tipi di rocce — magmatiche, sedimentarie e metamorfiche — come il granito, l’arenaria o l’ossidiana, alcune provenienti dal nostro territorio, uno dei più antichi d’Europa dal punto di vista geologico. Dopo aver scoperto l’origine e le caratteristiche di queste formazioni, a ciascun partecipante viene assegnata una roccia dotata di un tag NFC. Quando il bambino la poggia su una base sensore, accade qualcosa di magico: sullo schermo compare l’immagine della roccia, che “prende vita” raccontando la propria storia — come si è formata, dove si trova, di cosa è composta e tante altre curiosità. Questo approccio interattivo trasforma la conoscenza in esperienza, stimolando l’apprendimento attraverso il gioco, la sorpresa e l’emozione della scoperta.

Nel laboratorio didattico "Esperto di Dinosauri", i giovani partecipanti vengono catapultati in un'avventura paleontologica immersiva. L'attività inizia con una simulazione di scavo: i bambini, muniti di pennelli, palette e taccuini, esplorano una “sabbiera fossile” ricca di reperti nascosti. Ogni scoperta diventa un indizio da catalogare, analizzare e interpretare, proprio come farebbe un vero paleontologo. Il contesto è arricchito da mappe geologiche, schede informative e una narrazione coinvolgente che trasforma ogni frammento osseo in una storia da ricostruire.

Nel cuore del laboratorio, un grande schermo touch screen diventa il fulcro dell’apprendimento giocoso. I giovani paleontologi, singolarmente o in squadre, consultano schede informative digitali sui dinosauri: habitat, dieta, epoca geologica, caratteristiche fisiche e curiosità sorprendenti. Dopo aver esplorato i contenuti, si cimentano in un quiz a risposta multipla che trasforma la conoscenza in competizione amichevole. Le domande appaiono sullo schermo in modalità interattiva, con progressi e feedback visivi che rendono l’esperienza coinvolgente e dinamica. Ogni risposta corretta rafforza il sapere scientifico e stimola il desiderio di approfondire, mentre il gioco di squadra favorisce la collaborazione e il confronto tra pari. Così, la scienza prende vita attraverso il gioco, la tecnologia e l’entusiasmo condiviso.

Tutti i partecipanti, guidati passo dopo passo dalla supervisione attenta di esperti paleontologi, vivono un’esperienza didattica completa e coinvolgente. Ogni attività, dal gioco interattivo allo scavo simulato, è pensata per stimolare la curiosità e il pensiero scientifico, valorizzando il contributo di ciascun bambino. Al termine del percorso, i giovani esploratori ricevono una medaglia simbolica e un prestigioso attestato di partecipazione, riconoscimento del loro impegno e della passione dimostrata. Porteranno a casa non solo un ricordo tangibile, ma anche una storia da raccontare a familiari e compagni di classe—un’esperienza che potrebbe accendere in loro il sogno di diventare, un giorno, entusiasti paleontologi pronti a scoprire nuovi mondi sepolti nel tempo.

Un laboratorio didattico paleontologico in Sardegna può trasformarsi in un'avventura scientifica emozionante, dove i bambini scoprono fossili locali e viaggiano nel tempo attraverso le ere geologiche.

Il laboratorio inizia con una simulazione di scavo paleontologico, dove i bambini usano strumenti per cercare e identificare fossili. Tra i reperti da esplorare:

Trilobiti: artropodi marini vissuti nel Paleozoico, ritrovati nell’Iglesiente e nel Canal Grande

Orthoceras: molluschi cefalopodi con conchiglia lunga e conica, simbolo del periodo Ordoviciano

Anthracomartus e Arthropleura Armata: giganti artropodi del Carbonifero, antenati degli millepiedi

Alierasaurus Ronchii: un rettile erbivoro del Permiano scoperto ad Aliera, unico nel suo genere

Lophiodon Sardus: mammifero preistorico simile a un tapiro, vissuto nel Mioceneo

Oreopithecus Bambolii: primate fossile trovato nel bacino del Sulcis, vissuto circa 8 milioni di anni fa

Mammuthus Lamarmorai: il mammut nano sardo, vissuto nel Pleistocene

Alla fine del percorso didattico, i giovani paleontologi si ritrovano davanti a un grande schermo touch per affrontare un coinvolgente quiz a scelta multipla. Questo momento ludico e formativo trasforma le conoscenze acquisite in un'avventura interattiva, dove ogni domanda diventa occasione di confronto, riflessione e scoperta. I partecipanti, divisi in squadre, collaborano per rispondere correttamente, allenando non solo la memoria scientifica ma anche lo spirito di gruppo, la capacità di ascolto e la condivisione delle idee—proprio come accade nei veri team di ricerca paleontologica. Il gioco non premia solo chi sa di più, ma chi sa lavorare insieme, valorizzando ogni intuizione e costruendo il sapere in modo collettivo.